Unione delle Colline Teatine

Nasce nel 2005 dall'idea dei Comuni di Ripa Teatina, Vacri, Villamagna, Casacanditella, Casalincontrada, San Martino sulla Marrucina e Tollo (tutti in provincia di Chieti) di mettere insieme alcuni servizi per la cittadinanza ed ottimizzare le risorse.

28 novembre 2008

Ripa Teatina: Si concludono gli incontri ufficiali a Toronto

Dopo dieci giorni di incontri ufficiali con le autorità e gli italiani residenti, si sta per concludere il viaggio della delegazione di Ripa Teatina in Canada


Toronto, 28 novembre 2008


Dopo dieci intensi giorni trascorsi a Toronto, si sta per concludere il viaggio in Canada della delegazione del Comune di Ripa Teatina, guidata dal sindaco, Mauro Petrucci, e composta dagli assessori Roberto Luciani e Gianluca Palladinetti, dal presidente della Pro-Loco Marco Ricciuti e dall'addetto stampa Antonello Antonelli.
Nei dieci giorni trascorsi nella capitale dello stato canadese dell'Ontario, la delegazione ha avuto numerosi incontri ufficiali con le autorità del Paese ed intensi contatti con i concittadini emigrati.
In particolare, sabato 22 novembre i ripesi hanno partecipato alla cerimonia del venticinquennale del Val di Foro Social Club, fondato nel 1983 da emigrati abruzzesi giunti in Canada da Miglianico, Tollo e Ripa Teatina. Nell'occasione, alla presenza dei deputati regionali Joyce Frustaglio e Gino Rosati, del consigliere comunale di Toronto, Maria Augimeri, il sindaco Petrucci ha tagliato simbolicamente la torta dei 25 anni del sodalizio torontoniano, insieme al presidente Osvaldo Di Giovanni, originario di Tollo ed ha consegnato dei riconoscimenti ufficiali ai componenti del primo comitato del 1983, a quelli attuali e ai rappresentanti delle cittadine di Toronto e di Vaughan, che hanno ospitato la delegazione.
«La nostra presenza in Canada – ha dichiarato nel corso della serata il primo cittadino, dott. Petrucci – è il segno della gratitudine per tutto quello che i nostri emigrati hanno fatto per l'Italia e gli italiani, dopo essere stati costretti a lasciare la terra dei propri padri alla ricerca di un riscatto, sociale ed economico, che questo grande Paese ha permesso loro. Ed è anche un tributo al coraggio e all'intraprendenza dei nostri connazionali che sono stati orgogliosi di portare la loro italianità in tutto il mondo, senza mai venire meno ai doveri di lealtà e di laboriosità nei confronti della comunità che li ha accolti. Uno straordinario legame unisce gli abruzzesi all'estero con quelli rimasti nella propria regione: è il senso del nostro essere solidali e forti in ogni difficoltà».
Lunedì 24, il sindaco e la delegazione sono stati accolti nella sala consiliare di Vaughan dal sindaco, Linda Jackson, e dall'intero Consiglio comunale, che ha reso omaggio a tutti i ripesi presenti nella città canadese alle porte di Toronto, scelta da molti abruzzesi come residenza (interi quartieri, infatti, di Vaughan, come Woodbridge e Maple, sono quasi totalmente abitati da corregionari). Nell'occasione, Petrucci ha donato le chiavi di Ripa Teatina al collega canadese, a sancire il forte legame tra le due cittadine.
Giovedì 27, il primo cittadino di Toronto, David Miller, ha ricevuto nel suo ufficio la delegazione ripese, con uno scambio di doni reciproci.
Nei giorni della visita ufficiale, i ripesi hanno anche visitato la comunità abruzzese in Ontario, ha portato il suo saluto a Chin Radio, l'emittente radiotelevisiva italiana di Toronto, ha incontrato il corrispondente consolare italiano della città.
«Tornando in Abruzzo – ha chiosato Mauro Petrucci – portiamo nel cuore i tanti volti dei nostri corregionari che ci hanno accolto come fratelli, rinsaldando una comunità di affetto che mai era venuta meno in tutti i duri anni dell'emigrazione. La speranza è che le seconde e terze generazioni, che sono nate in Canada, ma mantengono un forte senso di appartenenza all'identità italiana, possano tornare spesso nelle terre da cui i loro padri e i loro nonni sono partiti in cerca di una fortuna che hanno trovato sulle rive del lago Ontario. Ci adopereremo affinché questi giorni non rimangano come una bella parentesi di gioia e fraternità, ma che portino frutti nel continuo scambio culturale tra le due sponde dell'Atlantico».